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Il fabbisogno energetico

La richiesta stimata di energia (RSE; Estimated Energy Requirement EER) è definita come la quantità di energia contenuta negli alimenti tale che si possa prevedere il mantenimento del bilancio energetico in un adulto sano.
Il consumo di energia può essere suddiviso in tre parti.
  • Il consumo energetico a riposo rappresenta l’energia spesa per mantener le normali funzioni dell’organismo. Esso è correlato alla massa magra del soggetto ed è influenzato da età, sesso, composizione corporea e fattori genetici. Il consumo energetico a riposo si distingue dal metabolismo basale che è rappresentato dall'energia spesa da un soggetto che si trovi in condizione d'assoluto riposo, in stato di neutralità termica, a digiuno da 12-18 ore e in particolare in digiuno proteico da 24 ore. Si tratta di un calcolo solo teorico che per convenzione indica la quantità minima di calorie indispensabili per mantenere una persona in vita.
  • La termogenesi indotta dalla dieta è il consumo energetico legato all’ingestione di cibo e rappresenta circa il 10% della spesa energetica totale. L’effetto termogenico è legato al tipo di cibo introdotto e alle abitudini alimentari.
  • L’Effetto termogenico dell’attività fisica che rappresenta la parte più variabile della spesa energetica dell’organismo e l’unica controllabile da parte del soggetto. Negli individui sedentari, l’energia spesa per l’attività fisica è circa la metà del metabolismo a riposo, ma in individui molto attivi può superare il doppio di questo valore.
Progetto Dieta per determinare il fabbisogno calorico utilizza inizialmente una stima legata a vari livelli di attività, successivamente il fabbisogno verrà determinato sulla base delle variazioni di peso e delle quantità di kcal introdotte con il cibo. Pertanto per coloro che intendono determinare con una certa precisione il loro fabbisogno energetico è indispensabile registrare accuratamente tutti i cibi introdotti o seguire con rigore la dieta precostituita. Un assunzione di alimenti superiore al consumo porta a un sovrappeso e viceversa.